20/3/25
East SideStory G. Enescu Ciocarlia (The Lark) Bartok Danze Rumene versione per vl e archi
Antonin Dvoràk Serenata per archi in mi maggiore, op. 22
Un viaggio musicale che esplora il legame tra la natura e la creatività umana attraverso le tradizioni dell’Europa orientale. Le Danze Rumene di Béla Bartók, coni loro titoli evocativi come il "Ballo con bastoni" e la "Polka della Transilvania", richiamano antichi rituali legati alla terra e al ritmo della vita rurale. Questi brani dialogano con il virtuosismo di Ciocarlia (The Lark) di George Enescu, un tributo al canto dell’allodola, simbolo di libertà e bellezza naturale, e con la luminosa serenità della Serenata per archi di Antonín Dvořák.
Il concerto si inserisce nel tema della rassegna "Verde Brillante", celebrando la fusione tra natura e intelligenza umana, dove il patrimonio musicale diventa una narrazione armoniosa di paesaggi, tradizioni e vita.
19/3/25
Da Pinocchio a Masterchef, la storia del mondo attraverso il grano (e il pane)
La millenaria, affascinante storia del mondo è facile da raccontare, si divide in un due paesi: quello di Pinocchio e quello di Masterchef.
Pinocchio è anche il grande racconto della fame, al contrario Masterchef ci illustra il paese dell’abbondanza.
Come abbiamo fatto a passare da Pinocchio a Masterchef? Con quali benefici e i costi? Com’era il mondo
fino all’altro ieri e come è oggi? E domani cosa faremo? Per questo mondo siamo il problema o la soluzione, ci togliamo da mezzo o restiamo? La risposta? Il pane!
Antonio Pascale racconta la lunga cavalcata che abbiamo fatto, dei percorsi che abbiamo creato e delle impronte con le quali dobbiamo fare i conti.
A fine del talk ci sarà una degustazione curata dalla chef Roberta Pirone a base di: zuppa di legumi e cereali in cocotte di pane; tonno di maiale, cipolla di tropea caramellata e il suo juice; girello di manzo cotto a bassa temperatura in vuoto, crema di avocado al profumo di lime e perle ai frutti tropicali.
Il tutto accompagnato daun calice di vino e dal "Pane quotidiano" elemento di unione tra il passato e il presente, i cereali antichi e le lente lievitazioni - l'evoluzione che si riunisce alla tradizione.
Antonio Pascale è scrittore, saggista, autore televisivo (di Belve) e teatrale, ispettore presso il Masaf, apprezzato conferenziere.
Ha scritto molti libri, vinto molti premi, il suo ultimo lavoro si chiama “La foglia di fico”, Einaudi, vincitore della selezione dei Campiello 2022. Scrive per il Mattino, il Foglio, la Stampa, Rivista Studio, Le Scienze e Mind (dove ha una rubrica) e le Guide di Repubblica. Dirige Agrifoglio, il primo sito che si occupa di agricoltura e innovazione.
27/2/25
Ci sono storie che sembrano scritte per essere raccontate ad alta voce, con le parole che prendono vita e che aspettano di essere accompagnate dalla musica per amplificare il loro potere evocativo.
"L'antico amore" è una di queste.
Venerdì 21 marzo alle ore 19.00 Maurizio ci condurrà alla scoperta del suo nuovo romanzo, il primo in cui il mistero si dissolve completamente per lasciare posto all’amore. Un amore che cambia forma, ma non sostanza. Che sfida il tempo, attraversando il presente, il passato e un tempo ancora più lontano, portando con sé l'eco immortale di parole antiche, nate per raccontare la passione e il desiderio, il tormento e la bellezza dell’amore eterno.
Ad accompagnarlo in questa narrazione intensa e avvolgente, le musiche evocative di Marco Zurzolo e Rocco Zaccagnino, capaci di trasformare ogni nota in emozione, e le interpretazioni di Marianita Carfora, Alfredo Mundo e Alessio Sica, che daranno voce e corpo alle parole.
Sarà un’immersione totale in una storia che parla di noi, di ciò che resta e di ciò che ritorna, di passioni incancellabili e destini intrecciati. Una serata che ci dimostrerà ancora una volta che è l'amore quell'unico sottilissimo filo che tiene insieme, giorno dopo giorno, attimo dopo attimo, tutta la nostra esistenza.
ECCO TUTTI I DETTAGLI PER PARTECIPARE ⬇
🗓 Venerdì 21 marzo 2025 | Ore 19.00
📖 Spettacolo reading di "L'anticoamore"
👤Con Maurizio de Giovanni, Marianita Carfora, Alfredo Mundo, Alessio Sica. Musiche di Marco Zurzolo con Rocco Zaccagnino, Regia di Annamaria Russo
📍 MILANO | Auditorium Monte Rosa91
🚦Ingresso libero con prenotazione
Sarà possibile acquistare il libro presso libreria Ubik
Segue firmacopie
27/2/25
Milano è una città ricca di musei, e negli ultimi anni se ne sono aggiunti di nuovi. Per esplorare più approfonditamente questo mondo arriva MuseoCity, l’iniziativa diffusa promossa e coordinata dal Comune di Milano|Cultura er ealizzata in collaborazione con l’Associazione MuseoCity.
Dall’2 all’8 marzo gli oltre 100 musei e istituzioni coinvolti aprono al pubblico le loro porte, proponendo centinaia di appuntamenti tra visite guidate, laboratori perbambini, conferenze, incontri, iniziative speciali.
Monte Rosa 91 e Parco della Luce hanno aderito a questa iniziativa per portare i cittadini a esplorare la nostra collina interna alta tredici metri, estesa sudiecimila metri quadrati, coperta di lecci, querce e liquidambar. e a godere del percorso che porta alla scoperta di tre opere d’arte site-specific,f ruibili gratuitamente dai visitatori. Il progetto, ideato e curato da Helga Marsala per Artribune Produzioni ruota intorno alle tre grandio pere d’arte di Mario Airò («Ottava d’oro, ottava di piombo», 2023), Stefano Arienti («Filari di pioppi», 2023)e Loris Cecchini («The orbital promenade, chorus of solstices»,2023). Al centro del percorso artistico c’è il tema della luce, intrecciato conquello della natura: un orizzonte complesso che è insieme scientifico, estetico, poetico, filosofico. Declinate in chiave scultorea o pittorica, le opere generano una progressione luminosa: dagli spazi chiusi del pianterreno alla sommità della collina, dalle frequenze artificiali dei led fino alla luce del giorno, che all’interno filtra attraverso il soffitto a vetri.
In occasione di Museo City sarà possibile aderire nella giornata dell’8 marzo a due visite guidate, ore 11 e ore 12. Gaia Manzini, la direttrice artistica di Monte Rosa 91 vi porterà a scoprire il cuore pulsante del building e a godere della sua atmosfera unica e ricca d’ispirazione.
6/2/25
Orchestra d'archi Milano Classica
Quartetto Indaco, solisti e concertatori
A. Pärt
Fratres
G. Mahler
Adagietto dalla Sinfonia n. 5
F. Schubert
Quartetto in re minore D. 810 ''La morte e la fanciulla'' (trascrizione per orchestra d'archi di Gustav Mahler)
In una serata dove musica e natura si fondono in una profonda riflessione sull’esistenza, La Danza della Vita e della Morte esplora i cicli vitali che governano il mondo, intrecciando luce e ombra, crescita e declino, bellezza e fragilità. >Dalle atmosfere mistiche e sospese di Fratres di Arvo Pärt, che evocano il battito eterno dell’universo, al canto d’amore struggente dell’Adagietto dalla Quinta Sinfonia di Mahler, la musica diventa una lente per osservare la meraviglia della natura e la nostra connessione con essa. La Morte e la Fanciulla di Schubert, nella suggestiva trascrizione orchestrale di Mahler, conclude il viaggio con una danza vibrante e potente, dove la vita e la morte dialogano in un equilibrio poetico e profondo. Ad arricchire la serata, la suggestione di testi letterari recitati e proiezioni visive che intrecciano parole e immagini alla musica, creando un’esperienza immersiva e multidimensionale.
4/2/25
28 febbraio
Born in the U.S.A
J. Williams The Terminal
A. Copland
Appalachian Spring G. Gershwin Rapsodia in blu Medley da “Porgy and Bess” Solisti di Milano Classica
Stefano Ligoratti, pianista e concertatore Un viaggio musicale straordinario attraverso l’immensità degli Stati Uniti, alla scoperta delle sue radici più profonde e delle sue espressioni artistiche più vive. Born in the U.S.A. è più di un concerto: è un omaggio alla musica americana, capace di raccontare il profondo legame tra uomo e natura, tradizione e innovazione, un’autentica celebrazione delle storie e dei paesaggi che definiscono l’identità di una nazione. Con la concertazione di Stefano Ligoratti, che si esibirà anche come solista nell’iconica Rhapsody in Blue di George Gershwin nell’arrangiamento per ensemble di Melos Factory, i Solisti di Milano Classica intrecceranno capolavori senza tempo che catturano l’essenza degli Stati Uniti, a partire da Appalachian Spring il capolavoro di Aaron Copland che celebra la natura selvaggia americana e il rinnovamento spirituale. Le sue note limpide e vibranti ci conducono nel cuore delle montagne degli Appalachi, dove la bellezza della natura si fonde con la resilienza dell’animo umano.