Pubblicato il:
11/4/2025
Giacomo Papi e Stefano Nazzi raccontano le imprese di serial killer, rivoluzionari, mafiosi, attori, cantanti, di futuri presidenti e dei loro assassini, le vittime di Auschwitz e di quelle dei Gulag. È una parata di facce e di storie in cui crimine, politica, arte e moda si mischiano: Jeffrey Dahmer e Stalin Vallanzasca e Pertini, Capone e Jane Fonda, Bill Gates, Janis Joplin, il Mostro di Düsseldorf, Martin Luther King e Frank Sinatra.
Il modo in cui un’epoca mette in scena il crimine raccontale sue paure profonde e la sua concezione del male. Nel 1848, nove anni dopo l’invenzione di Daguerre, la polizia di Birmingham fotografò un ladro e una prostituta. Da allora non c’è stato evento storico che non sia rimastoimpigliato nella fotografia giudiziaria.
La funzione segnaletica tramonta negli anni Novanta per riemergere, in forma di selfie, ad Abu Ghraib, in Iraq, ed esplodere, più autocelebrativa e inquietante che mai, nella foto scelta da Donald Trump per il suo secondo mandato alla Casa Bianca.
Giacomo Papi è scrittore, tra i suoi libri Il censimento deiradical chic e La piscina (Feltrinelli), e autore televisivo per Che tempo che fa. Dal 2017 al 2020 ha diretto la scuola di scrittura Belleville di Milano e dal 2021 è direttore del Laboratorio di Fondazione Mondadori e consigliere d'amministrazione della Fondazione Mondadori.
Stefano Nazzi è giornalista, nel corso della sua carriera si è occupato di tante storie che nel tempo ci sono diventate familiari. Storie di cronaca, di cronaca nera, di cronaca giudiziaria. È l’autore del podcast di grande successo Indagini.
Domenica 18 maggio, ore 18
Auditorium
Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria
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